forza e coraggio...

...che dopo aprile viene maggio,diceva mia nonna:chissà se si riferiva all'attesa della bella stagione,oppure alle vacanze...mah...
cmq,qui sembra arrivato l'inverno.
per carità,questo tempo uggioso,freddino e umidiccio,che tanto ricorda il tardo autunno,non mi dispiace,solo che l'andamento ondivago delle condizioni meteorologiche mi sta creando(e non credo solo a me)seri problemi di stabilità fisica e psicologica.
ieri con O.(che fa l'istruttore di nuoto e conosce i bambini almeno quanto me,che faccio la maestra)abbiamo parlato di questo mio problema con Alessio per più di un'ora.
lui mi dice che io sono troppo coinvolta(vero)e lui lo SENTE,e "gioca"con me,portandomi a fare ciò che vuole lui:perdere il controllo.
probabilmente sta usando con me la stessa modalità di comportamento che usa con la madre,ciò a cui è abituato da sempre,forse...
in questo periodo però,a causa di qualche disagio più forte vissuto da lui al di fuori dell'ambiente scolastico,il ragazzino ha deciso di entrare in conflitto con la sottoscritta,o forse non lo ha deciso,ma gli viene spontaneo,visto che io cerco con tutte le mie forze di COMUNICARE CON LUI,ma credo nel modo sbagliato.
devo tornare ad avere autorità,che così facendo ho perduto,e avere più DISTACCO EMOTIVO quando interagisco con lui.
non è facle,perchè lui ha una dote particolare nel farmi perdere le staffe: O.mi dice infatti che così faccio il suo gioco.
devo mantenere la calma e trattarlo come gli altri,magari anche con freddezza,ma senza umiliarlo, se si comporta male.
lui sa perfettamente che qualsiasi cosa faccia,io cmq per lui ci sono sempre e questo non va bene.
so che ha tanti problemi,ma in questo modo sta creando una situazione di stress continuo per me,per lui e per la classe intera.
forse gli ricordo la mamma,chissà...e fa con me ciò che fa con lei,solo che lei lo riempie di botte.
oggi faccio il pomeriggio,e prevedo la solita storia:però oggi dovrò sforzarmi di non perdere la calma ed essere meno coinvolta emotivamente.
SARA'DURA.
DURISSIMA.
vi saprò dire...

Commenti

  1. situazione difficilissima, in effetti.
    l'intenzione di trattare il bambino come i suoi compagni è giusta e probabilmente sarebbe anche efficace ... aspettati però la sua ribellione e tieni duro.
    un/a maestro/a ti può salvare la vita, ma deve proporti modelli diversi da quelli che conosci ed essere un esempio: ti deve piacere talmente da cambiare per essere stimato ed amato e questo non succede che riesci a giocare con lui/lei come fosse un tuo pupazzetto.
    auguri! è un compito ingrato.

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  2. sì,gattarandagia,è un compito ingrato e mi aspetto di sicuro la sua ribellione...
    in breve,il venerdì pomeriggio di cui parlo in questo post è trascorso in una maniera leggermente diversa dal solito:io non ho dato importanza ai suoi rifiuti e ai suoi capricci,e dopo un po' è stato lui a chiedermi di lavorare...ma è un bambino che si stanca subito,e quindi dopo un po' ha ricominciato a buttarsi per terra e ad infilarsi sotto la cattedra con la scusa di cercare chissà che.
    però sono riuscita a mantenere la calma,e lui lo ha notato: l'ho spiazzato,è stato evidente...
    ho convocato la madre a scuola,speriamo che venga.
    per il resto,non mi resta che tenere duro e vedere cosa succede.

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