CAREZZE

certo, ho le mie colpe.
le  amicizie si coltivano, hanno bisogno di cure, e attenzioni.
io ad un certo punto ho fatto come se il mondo esterno non esistesse piú.
niente telefonate a natale, compleanni et similia.

poi mi sono ritrovata come Robinson Crusoe...
...ma senza Venerdí.

ERA UN INCISO.


il giorno in cui siamo corsi all'ospedale per la lavanda gastrica (no, adesso non ce la faccio a parlarne), hanno tenuto mia figlia al pronto soccorso una notte e un giorno, ma senza ricoverarla.
era su una lettiga, dentro una stanza del pronto soccorso piuttosto ampia, in cui c'era lei e una vecchiettina che cadendo s'era rotta il femore.

l'anziana signora aveva i capelli cortissimi, parlava solo in dialetto, e i suoi due figli maschi non la lasciavano mai da sola, dandosi il cambio.
uno era piú paziente e calmo, l'altro si innervosiva spesso e quindi usciva per fare due passi e riconquistare il controllo.

la nonnina non voleva mangiare, e loro la imboccavano quasi a forza, continuando a parlarle per convincerla...e a rispondere alle sue domande sempre uguali.
solo che, ad un certo punto, la nonnina ha iniziato a chiamare la sua mamma, con voce flebile ma udibile, come una nenia, una ninna nanna, un mantra.
ininterrottamente, continuava a chiamare la sua mamma, e a pregarla di aiutarla.
"forse la gamba le fa male?" ho chiesto al figlio.
"no, fa cosí anche a casa...quando inizia non c'é modo di farla smettere...non é mai stata in un ospedale in vita sua, e per lei é uno choc"

che tenerezza, quella donnina minuscola coperta alla meglio da un lenzuolo, costretta su una lettiga, relegata in una stanza spoglia...che strazio, vederla cosí...seppur accudita da due figli accorti e presenti...
nessuno la opererá, diceva il medico di guardia, scuotendo la testa.
E' TROPPPO ANZIANA.

i figli annuivano sconsolati, e speravano che almeno si liberasse un posto in corsia.
ma posti, si sa, in corsia non ce ne sono.

una volta il figlio é uscito per comprarle il gelato (il gelato le piaceva parecchio!), e lei rimasta sola inizió a chiamare la sua mamma...
un'infermiera giovanissima, passando, vide che la nonnina si agitava ed entró a chiederle se avesse bisogno di qualcosa.
la vecchiettina parlava in dialetto e l'infermiera (probabilmente straniera) non capiva...
allora la nonnina ha allungato una mano verso quel viso che le sorrideva per accarezzarlo: era un viso molto bello, incorniciato da capelli biondissimi legati in una treccia.
ma l'infermiera le ha bloccato la mano.
con un gesto rapido e fermo, prima che la mano magra e rugosa della nonnina arrivasse a toccarla, l'ha fermata.
l'infermiera continuava a ripetere la sua domanda stupida COSA TI SENTI?, tenendole la mano nella sua, e sorridendo.
la nonnina continuó per un po' a ragionare in una lingua oscura con voce sempre piú fievole, guardando il viso dell'infermiera.
la giovane dopo aver capito che non poteva fare niente di immediato per quella vecchietta, se ne andó.
quella piccola mano avvizzita che ancora teneva nella sua la coprí col lenzuolo, e disse alcune parole tipo "NON SI PREOCCUPI ORA TORNA SUO FIGLIO..."

quella carezza interrotta, rifiutata e negata, ce l'ho ancora negli occhi.
ce l' ho ancora dentro...come una ferita insensata.
come una cattiveria gratuita.
che male puó fare una carezza? quale motivo puó spingere una donna giovane che fa un lavoro di asssistenza e cura, a respingere un gesto cosí tenero, cosí spontaneo...


EMPATIA.
UMANITA'...
chi fa questo lavoro dovrebbe averne...
o forse (ho pensato) fa parte del loro ruolo non poter accettare carezze dai pazienti?
cioé: il regolamento dice "NON E' PERMESSO FARSI TOCCARE DA UN PAZIENTE NEMMENO SE QUESTI VUOLE SEMPLICEMENTE ESPRIMERE UN GESTO D'AFFETTO, O CHIEDERLO?"

che razza di persona é una che blocca la mano di una vecchietta inferma per non farsi dare una carezza sul viso?

E PERCHÉ HO SCRITTO QUESTO POST?

non so, potevo essere io quella vecchietta, poteva essere ognuno di noi...compresa la bella infermiera giovane e bionda, che la nonnina avrá scambiato per un angelo, ma che un angelo non era.
e non é.

niente carezze, 
forse sta scritto nel regolamento.


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